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Una casa piena di finestre illuminate..Dal Centro giovanile "Don Bosco": Una casa piena di finestre illuminate: Anche durante questo periodo natalizio sono state tante le attività che si sono svolte in Oratorio per i nostri bambini e ragazzi: i laboratori dei presepi e dei biscotti, il campo luce, il campo invernale per i ragazzi, la tombola dei Magi... Sono sempre momenti felici, sentiti e sereni, carichi di comunione e condivisone, momenti di svago, ma anche educativi. Si partecipa insieme, si costruisce insieme... Bambini, ragazzi, volontari, genitori... A volte si dice che è la magia del Natale a dare un “colore” e un “calore” speciale a queste iniziative! Ma la magia reale che sta nella buona riuscita di queste attività è il partecipare insieme, il condividere, il collaborare con serenità, con piccoli gesti: genitori che si siedono per terra ad ascoltare una favola con i loro figli, i bimbi più grandi che aiutano i più piccoli nei loro lavoretti, mamme che aiutano i volontari a preparare la merenda, papà che danno una mano a sistemare tavoli... Sono i piccoli gesti, quelli più quotidiani che creano la vera comunione, la vera “magia”! Sono le finestre illuminate di una casa piena di vita! Ed è per questo che ancor più dispiace quando qualcuna di queste finestre si spegne. Infatti ancora non siamo riusciti a partire con il servizio di doposcuola, il gruppo famiglie ancora non è riuscito a incontrarsi. Cerchiamo sempre nuovi volontari, perché quelle finestre illuminano le stanze della nostra comunità! Se iniziamo a spegnere alcune luci quelle stanze si chiudono e a lungo andare rischiamo di chiudere la casa! Ecco perché dobbiamo sempre avere in noi la voglia, anzi la necessità di partecipare alla vita della nostra comunità, anche con piccoli gesti e impegni. E in questo anche papa Francesco ci esorta quando ci dice: “Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili”. O quando ancora ci sprona perché “Le nostre comunità devono essere scuole di rispetto e di dialogo in cui si impara a superare le tensioni, a promuovere i rapporti, a costruire un futuro migliore per le generazioni a venire”. Infine ci provoca quando dice: “Noi Cristiani il Signore ci vuole pastori e non pettinatori di pecorelle”... E ricordiamoci che i pastori non sono solo i consacrati, ma siamo anche noi laici, perché noi tutti siamo chiamati all’annuncio della Parola, con il nostro impegno sul campo, con il nostro esempio, con il nostro servizio alla comunità! Ritiro Spirituale di QuaresimaGruppo Missionario |